Ciao, Io sono Sabrina

Ho 39 anni e tra un mese arriverò ai miei primi 40 anni…

Sono nata il 26 agosto del 1982,l’anno dei mondiali,uno di quegli anni in cui l’Italia respirava la sensazione di potercela fare anche quando ci davano per spacciati.. Non é molto diverso da oggi in fondo..Io ero nel Sud,quello di un Cilento che affaccia sul mare e avevo due genitori che dopo due figli dieci anni prima , ne desideravo un terzo a cui dare ancora qualcosa di Sé…

Erano due genitori che nella vita avevano cercato spesso la felicità trovandola a sprazzi ,e la sera di quel 26 agosto li presi alla sprovvista mentre cercavano quella  felicità con degli amici in una sagra . Non ho mai rispettato le regole e ammetto , ed ho iniziato decisamente presto. Quella sera penso che i miei genitori hanno capito quanto avrei rotto tutte le loro strade pensate per me ,quanto sarei stata una sorpresa..nel bene e nel male.

Come proseguí quella sera,ma soprattutto cosa questi 40 anni mi hanno dato è il racconto di cui vorrei scrivere ,vorrei restituire qualcosa che la vita mi ha insegnato .Un insegnamento spesso con un  prezzo,ma che ho imparato anche ad apprezzare anche se doloroso. Ma su tutto voglio scrivere di alcune cose importanti per me ora 

Scusa …Grazie..Perdono 

Sogna..Appassionati..Desidera

Perdi ed Accetta

Lo farò viaggiando,lo farò per 40 giorni..

40 giorni per raccontare un bagaglio di 40 anni,portandovi con me nei posti che visiterò e raccontando di come la vita possa essere un obiettivo…

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  • Road To Paris 2024

    Non so quanti di voi hanno sogni nel cassetto o desideri da bambino mai realizzati ,io ne avevo due in un comodino non troppo piccolo..

    In realtà io ne ho tanti di cassetti..con sogni ,desideri,progetti,esperienze..

    La ricchezza a volte la vedo anche da lì..

    E per regalo quest’anno uno dei due lo sto realizzando..Visitare per la prima volta nella mia vita Parigi..sono qui da sabato in in esperienza meravigliosa.

    Di quanto sia magica e unica questa città ne parlerò più avanti,ma ora la cosa importante è quel secondo desiderio

    Non ho ancora scritto di una parte importante della mia vita,forse quella più decisiva in ogni mia crescita e delusione..Lo Sport..

    Il mio amore per lo Sport ma soprattutto il valore che ha avuto e che ha nel farmi essere la persona che sono e nel darmi in tutti i momenti difficili un ancora di salvezza dove le mie emozioni trovano una casa unica.

    Ma perché Parigi?

    Perché a Parigi vogliamo nel 2024 realizzare un sogno unico ..le Olimpiadi 2024

    Ecco noi a queste Olimpiadi non vogliamo semplicemente partecipare da turisti ma vogliamo essere coloro che accompagnano dei ragazzi eccezionali e spesso non ritenuti capaci , per la prima volta ad un evento sportivo così memorabile

    Il progetto “ Diversamente Sportivi “ della cooperativa La Fenice è un viaggio ed un percorso per portare alcuni nostri atleti a Parigi tra due anni

    Tra queste strade ,sulla Senna e dentro un emozione sportiva unica vogliamo rendere possibile l’impossibile.

    Noi crediamo che lo sport sia una via per l’autonomia unica e lo stiamo dimostrando da anni..

    Ora tocca anche a te ..

    Guarda il nostro progetto..il nostro viaggio ..le nostre storie..

    Ci necessitano i fondi per far partire questi ragazzi verso un sogno e non ci fermeremo finché non li avremo trovato

    Tu puoi aiutarci ..Dona un pezzetto di te in questa nostra sfida…o renditi promotore di questa sfida con noi

    Dona ora perché un tuo minimo gesto puó diventare un grande passo per noi..

    DONA ORA QUI https://www.retedeldono.it/it/progetti/la-fenice-cssd/parigi-2024-diversamente-sportivi#

    Un passo verso Parigi 2024 🤗

    https://fb.watch/eO4rJkWXXl/

    Guarda il nostro AcquaTrekking // Sport e Natura come via di autonomia

    https://fb.watch/eOhbIGfTkm/

    E.X.I.S.T.O. Movimento ed Emozione per lo sviluppo personale

  • Una lettera per te

    Se non vuoi leggere ma ascoltare versione Podcast

    Cara Sabrina ,

    mi fa strano scriverti ..

    Tu hai sedici anni,e li avrai per sempre ,invece io tra qualche settimane ne compierò 40 e la trovo una data importante ma soprattutto utile per chiudere capitoli ancora aperti o almeno per alleggerire un po’ la valigia da portare da qui in avanti.

    Io e te non so se ci siamo mai incontrate davvero, spesso abbiamo fatto delle cose insieme ma sempre un po’ ognuna per i fatti suoi,non so ancora bene il perché.

    In verità io conosco benissimo te ,da sempre ,ma sei tu che non conosci me ma vorrei poter rimediare ora

    Ti ho lasciato sola tanto tempo fa scusami,eri una giovane donna e la vita si stava accanendo nella perdita e invece che aiutarti ad esistere ancora , io ti ho rinchiuso in un posto lontano .

    Perdonami ma non avevo le risorse per salvare entrambe.

    Io anche avevo 25 anni quel giorno in cui Mamma ci ha lasciati e la vita mi sembrò la cosa più difficile da affrontare ,io non ne sapevo molto più di te di come si fa a vivere senza una Madre.

    Non lo so nemmeno ora figurati ,ma ora so che forse insieme ci saremmo sentite meno sole.

    Mi manchi sai…

    In questi anni ti ho visto soffrire per il mio soffocarti,ti ho visto anche prendere il comando di me di forza , portandomi ad errori clamorosi,a sbattere violentemente contro emozioni bellissime e distruttive ..

    Tutto solo per farmi capire che tu eri ancora lì .

    Perdonami perché in quel momento invece di aprirti la porta e dialogare con te ,mi sono messa la benda per non guardare e ho pensato solo a portare la vita a funzionare ,anche se questo significava farlo senza di te .

    La mia vita ora funziona ,è piena di cose bellissime e tanti sogni e desideri da costruire.

    Ma guardandomi bene negli occhi ho sentito che manchi tu.

    Mi manca la tua follia,la tua intraprendenza..

    Mi manca la tua intensità ,la tua incredibile capacità di parlare al prossimo e di farlo sentire parte importante di noi.

    Mi manca la tua capacità di far sognare

    Mi manchi tu e mi manca me.

    Non so se esiste una strada per ritrovarci ,per unire tutto quello che tu sei a tutto quello che io sono ora,ti assicuro che poi non sono così male .

    So che con te porti un bagaglio intenso ,ma ora sono pronta ad accoglierlo..

    Non sarà facile farti accettare il mio corpo che cambia,le difficoltà di anni ed eventi che lo hanno modificato ,farti accettare desideri a cui dover rinunciare o progetti che so che non si realizzeranno mai.

    So che a sedici anni desideravi tante cose ,molte sono qui ,tante altre no..e non ci saranno.

    Ma forse insieme possiamo costruire un nuovo disegno ,un nuovo futuro…

    Io sono qui e desidero che tu torni a percorrere questi passi con me

    Io e te ..una sedicenne matta e una quarantenne sognatrice..in fondo credo che possiamo creare una valigia migliore per entrambe.

    Ti aspetto

    Non può essere mai come ieri ma può essere ancora

  • Il giorno prima della partenza

    Io sono Sabrina,

    ho 39 anni e tra un mese arriverò ai miei primi 40 anni…

    Sono nata il 26 agosto del 1982,l’anno dei mondiali,uno di quegli anni in cui l’Italia respirava la sensazione di potercela fare anche quando ci davano per spacciati..

    Non é molto diverso da oggi in fondo..

    Io ero nel Sud,quello di un Cilento che affaccia sul mare e avevo due genitori che dopo due figli dieci anni prima , ne desideravo un terzo a cui dare ancora qualcosa di Sé…

    Erano due genitori che nella vita avevano cercato spesso la felicità trovandola a sprazzi ,e la sera di quel 26 agosto li presi alla sprovvista mentre cercavano quella felicità con degli amici in una sagra .

    Non ho mai rispettato le regole e ammetto , ed ho iniziato decisamente presto.

    Quella sera penso che i miei genitori hanno capito quanto avrei rotto tutte le loro strade pensate per me ,quanto sarei stata una sorpresa..nel bene e nel male.

    Come proseguí quella sera,ma soprattutto cosa questi 40 anni mi hanno dato è il racconto di cui vorrei scrivere ,vorrei restituire qualcosa che la vita mi ha insegnato .

    Un insegnamento spesso con un prezzo,ma che ho imparato anche ad apprezzare anche se doloroso.

    Ma su tutto voglio scrivere di alcune cose importanti per me ora

    Scusa …Grazie..Perdono

    Sogna..Appassionati..Desidera

    Perdi ed Accetta

    Lo farò viaggiando,lo farò per 40 giorni..

    40 giorni per raccontare un bagaglio di 40 anni,portandovi con me nei posti che visiterò e raccontando di come la vita possa essere un obiettivo…

    Si perché ,dovete sapere , che hanno sempre cercato un po’ tutti di farmi credere che avere sempre un obiettivo da raggiungere sia figlio dell’inquietudine di non potersi fermare mai e starne senza..

    Ecco io a quarant’anni vorrei far capire che leggere l’altro come leggeresti te stesso spesso non é indice di verità ,che ci sono mille modi per sentirsi felice…e che la felicità costante é un utopia meravigliosa ,di cui basta esserne consapevoli però ,per poterne accettare la sua ricerca anche per tutta la vita

    Per molte persone quell’utopica felicità non é fatta di Assoluti,o stabilità , ma bensì di costruzione,ricerca,emozioni che non arrivano per caso ma che ti guidano ad ogni passo sotto soglia,quasi sussurrandoti,per poi farti godere meravigliosamente per qualche secondo che ti illumina anima e ferite in ogni cellula di te.

    Questo viaggio é un obiettivo pensato prima del Covid,passato attraverso mille tempeste in questi anni,deciso con una guerra alle porte…ma non si é arreso mai.

    E così , eccomi qui.

    Ho deciso di partire oggi 25 Luglio per un viaggio che mi porti lontano in quest’ultimo mese di questi miei primi quaranta anni ,ed emozionata vi scrivo chiudendo la valigia..

    Uno zaino enorme che mi accompagnerà tra la Provenza ed i Calanchi Francesi,tra Parigi per la prima volta nella vita ,con Topolino ad Eurodisney,a Madeira tra i Delfini ,a Lisbona mentre guardo l’Oceano ed infine in Algarve mentre circondata da tante persone che mi amano e che io amo con tutta me stessa accoglierò con gioia immensa nel cuore l’inizio di questa nuova parte della mia vita .

    Si gioia immensa..perché seguo l’insegnamento più importante con cui sono cresciuta Quello di mia madre ..

    Lei mi diceva sempre “ Sabrina se c’è una cosa che va bene,se hai raggiunto qualcosa,se sei felice..quella felicità ,quel momento,va festeggiato..

    La felicità non é una cosa normale ,é una cosa straordinaria e quando la provi la devi godere sino in fondo e brindare ad essa finché é con te “

    Ci ho messo molto tempo , molti anni , a credere a queste parole,a capirne il senso

    A farne una parte di me , ma ora ci riesco e spero tutti possano un giorno capire che ogni passo fatto dove volevi tu può sapere di felicità.

    La felicità credo sia questo…essere felice quando qualcosa ti fa sorridere..

    Anche le più insignificanti…anche un uovo uscito fatto bene per te che sei una frana in cucina ,anche un bravo ottenuto al lavoro,anche un bacio della buona notte della persona che ti vive accanto..

    Essere felici quando tu fai qualcosa per te stesso…

    Non so se ha senso ciò che scrivo o se ne avrà nei prossimi giorni , e non so chi avrà il piacere e la voglia di leggermi ,ma c’é una parte di me a cui voglio sicuramente parlare,una parte che spesso ho fatto tacere,una parte che forse tutti abbiamo in modo diverso.

    É la mia Sabrina sedicenne,quella del liceo sotto casa

    La timida che diventa estroversa ,il Capitano della squadra di calcio del liceo,la Sognatrice che convince il mondo intero che “ se puoi sognarlo puoi farlo”

    Del resto lo diceva Walt Disney ,

    io non ho mai smesso di sognare ma credo di aver smesso di credere di poter fare le cose che sogno

    Voglio ridare spazio a quella ragazzina,proprio ora che da adulta sta per vedersi allo specchio donna di quarant’anni,si guarda ed osserva le sue rughe…

    Le rughe dei pianti ma anche dei sorrisi..

    Le rughe dalla rabbia ma anche della sorpresa…

    Se posso sognarlo posso farlo…Il Viaggio inizia ora..


  • La diversità rende liberi

    E cosi anche Madeira è andata..

    Non ho scritto perché il tempo era dedicato a me ed al mio corpo in un dialogo di aiuto e riposo ..

    Non ho voluto chiedere nulla di più di quello che mi poteva dare..e vi dirò..mi ha dato tantissimo

    Scoprendo la vita di un isola mi fa riflettere su quanti modi diversi ci siano per viverla questa vita ..quante velocità ..quanti modi per cercare la propria felicità .

    Un aereoporto impossibile costruito su un ponte tra le montagne,una spiaggia vulcanica di trasparenza totale,un oasi nel nulla delle rocce che sembra fuori dal mondo conosciuto,una foresta incantata coperta dalla nebbia ,una vetta avvolta dai venti…un mare infine , che decide di mostrare la sua bellezza e la sua forza allo stesso modo.

    Mi sorprende quanto ci sia di “ diversità in questo mondo “

    Nella natura,nelle persone,nei sentimenti

    E mi chiedo ..ma siamo certi di averla capita la “ normalità “?

    Tutti si sentono “ strani” quando non sono “ come tutti gli altri “ ma quella non è la normalità,quello è conformarsi alla maggioranza…

    E la maggioranza non sono IO

    Bisogna personalizzarla questa vita ,a nostro modo,a nostro gusto,ai nostri tempi

    E non importa se questo significa a volte non trovarsi circondati da una marea di persone,non importa se la diversità ci isola a volte,ci da anche quella magnifica sfumatura personale chiamata “ Identità “.

    Ci da il potere di scelta e di separazione che rende liberi.

    Ci indica una strada piuttosto che un altra

    E se guardate bene ..intorno ci sarà sempre qualcuno “abbastanza diverso quanto voi” che vi sembrerà immensamente simile.

    Banalmente elogiamo la diversità quando la si incontra perché è ricchezza vi assicuro

    Apriamo le braccia alla varietà e facciamoci portare una nuova visione del mondo

    Proviamo a non cercare sempre la similitudine,rompiamo gli schemi,conosciamo lo sconosciuto,non deve piacerci tutto ma conoscere il mondo fuori da noi è lo specchio migliore che possiamo incontrare.

    Bisogna prima essere con se stessi per essere con qualcun altro

  • IL MOVIMENTO DI UN CORPO IN CURA..IL MIO

    In movimento perenne

    In questi giorni mi sto spesso domandando tra un treno,un autobus ed un aereo come sia diversa la vita in movimento..quante sfumature diverse senti del mondo intorno e dentro di te.

    La cosa più sorprendente è che nella bellezza del movimento apprezzi anche la staticità..la calma..il silenzio.

    Muoversi…per me è una parola vitale

    Lo è stata da sempre di indole , ma quando poi ho incontrato lo Sport , lì muoversi ha iniziato a significare Gioco,Competizione,Squadra ,Vita …

    Io e il mio corpo..un movimento perenne…

    Per 38 anni è stato cosi..con orgoglio e forza io e il mio corpo eravamo un team di successo.

    Ma nel 2020 in pieno Lockdown il mio corpo fermo e bloccato ,come quello di tutti , ha manifestato un malessere forse dormiente e ha dato inizio ad un rapporto molto più complesso.

    Nell’estate del 2020 il mio corpo ha iniziato a gonfiarsi,a sentire stanchezza ed alterazioni come mai prima ,a portare sbalzi di umore ed ormonali..

    La diagnosi di Ipotiroidismo cronico è arrivata veloce ..

    Otto chili in più sul mio corpo in due mesi hanno avuto un impatto devastante sul mio percepirmi,sul mio essere in grado di..

    Ecco , a proposito di Autoefficacia..il mio corpo da due anni non corre più come prima,non sale le scale con agilità ,non ha un energia infinita come prima e spesso mentre fa cose sportive o solo faticose.. si stanca velocemente..

    Il peso non è più sceso , ma con la cura almeno ha smesso di aumentare da almeno un anno,anche se spesso le anilisi si sballano al cambiare del mio corpo.

    Prendo una pasticca ogni giorno e quando mi guardo allo specchio provo a riconoscermi ma solo ora ( forse ) sto ricominciando ad amarlo.

    Cacchio se è dura una qualsiasi diagnosi nella vita ,anche se benedico che sia solo una tiroide che fa fatica e non altro , ma quanto è maledettamente difficile accettare un corpo che cambia ,quanto è difficile riuscire ad essere ancora te quando non riesci più a fare le cose da te.

    O peggio ..le cose che ami.

    Io ho giocato in totale 20 anni a calcio ..nel 2020 ho smesso senza più riprendere.

    Quest anno dopo due anni grazie a nuovi amici in un esperienza meravigliosa come il Master in Fundraiser , sono rientrata in un campo di calcio, sfidando me stessa a provarci ancora.

    Non so perché ora,non so perché con loro,ma qualcosa mi ha fatto sentire di poterci provare ..forse il poter rinascere da sconosciuta,a volte necessitiamo di essere sconosciuti anche a noi stessi.

    O semplicemente delle persone che mi hanno fatto sentire amata e apprezzata senza nessun motivo prestazioniale,ma solo per come sono io..Forse questo ha fatto uscire il mio corpo dal guscio della protezione e del giudizio..e ha tentato.

    Non mi sono riconosciuta in quella giocatrice,non mi riusciva nulla..ma ero lì..il mio corpo era lì..Ha corso per un ora..ha retto nella difficoltà e mi ha detto chiaramente “ Io ci sono ancora ,diverso,ma ci sono..Proviamoci”

    Mi sono sentita felice quel giorno ..

    Eccomi qui quindi..io e il mio corpo ..

    In viaggio per 40 giorni ..e domani io e il mio corpo siamo a Madeira per una settimana per un viaggio di gruppo di trekking e natura wild..così ,per vedere se posso ancora.E se non ce la farà ..pazienza..si fermerà ..con i suoi tempi ..e poi riprenderà.

    Perché è questo che alla fine aiuta ad accettarci ..ad accettare quello che accade nella vita .

    La possibilità di provare ancora e la capacità di aiutare noi stessi quando siamo in difficoltà ..

    Nei miei anni da terapeuta ripeto spesso “ il corpo lo sa” , ma poi tocca a noi ascoltarlo.

    Se lui mi dice “ proviamoci” io ci provo

    Se lui mi dice “ voglio giocare “ io lo porto a giocare

    Se lui mi dice “ resisti” io resisto

    Se lui mi dice “ non giudicarmi” io non lo giudico

    Se lui mi dice “ amami “ io lo devo amare.

    Perché amare lui significa amare me.

    Difenderlo significa difendermi.

    Curarlo significa aver cura di me.

    Forse quando non lo sentiamo più , tutti possiamo iniziare un nuovo dialogo con questo movimento innato dentro di noi..quello di un corpo che vive.

    Questo non è il mio viaggio..questo è il nostro viaggio..

    Il viaggio di me con il mio corpo

    Scegliere che ci sia luce nel disordine
    Spingersi al limite non pensare sia impossibile
    Questa vita tu vuoi viverla

  • Un “mi dispiace” per le scelte inevitabili

    Dopo 10 giorni di questo viaggio tra le riflessioni che porto via con me è che guardandomi indietro non ho visto solo quello che ho perso ma anche che in realtà ho avuto molte cose.

    Ripercorrendo la memoria ho vissuto tanto.

    In questi giorni ovviamente sto pensando spesso gli passati con me stessa e mi sto rendendo conto che sin ora ho avuto una vita tremendamente piena ed intensa , tante esperienze, tante emozioni , tante persone ..

    Molte entrate per stare poco ,alcune andate via per necessità e per vita che cammina..alcune rimaste per sempre …

    Ne vedo così poche senza valore per me,forse nessuna.

    Qualcuno importante è andato via sbattendo la porta perché ferito.

    Altre volte invece quella porta l’ho chiusa io per la delusione di promesse tradite.

    Cosa c’è del pieno o del vuoto in tutto questo?

    Davvero posso dire che la vita mi ha levato molto?

    No ..assolutamente no

    Certo mi ha dato e tolto,ma ha con se ricchezza.

    Guardandola pezzo dopo presso mi sento un po’ orgogliosa di lei,perché alla fine ci ha sempre provato anche quando ha fallito.

    Amo anche i miei rimpianti ormai , ma di sicuro mi rattristo per gli errori e per questi chiedo scusa se su questa strada chi mi ha incontrato si è sentito ferito o deluso da me.

    Se è accaduto forse non c’era altra strada da percorrere se non quella di farla accadere ,ma una cosa la posso dire con certezza.

    Come per molti di voi riguardo me,anche da parte mia non è stato voluto e con assoluta consapevolezza.. mi dispiace.

    Forse anche questo a volte è difficile da capire , che quando si sceglie si rischia sempre di ferire ,ma non per questo possiamo evitare di decidere i nostri percorsi .

    Abbiamo tutti il diritto di sentirci liberi di scegliere , liberi di scegliere anche cosa perdere e cosa avere.

    Soprattutto una scelta non può essere per sempre se non la si rinnova ogni giorno dentro di Sè,non la si può dare per scontata senza un impegno costante ed onesto con la nostra vita.

    Noi siamo in movimento ,tutto lo è.

    Lavoro,Amore,Famiglia,Amicizia…non sono fermi,si muovono e non sopravvivono senza il nostro continuo impegno.

    Ora ho capito anche chi ha scelto di andare via ,ho capito i peggiori tradimenti subiti anche se non li giustifico , ma so che forse non si potevano evitare.

    E quindi ora ?

    Cosa ci faccio con queste consapevolezze?

    Be io lo dico sempre ..Le consapevolezze da sole non bastano.

    Ci vuole il coraggio di attuare il cambiamento e non è proprio la cosa più facile da accettare.

    Allora mi viene in mente una frase sentita spesso ultimamente “ La felicità è una scelta “ e non è facilmente comprensibile.

    Non significa che devi convincerti di essere felice se non lo sei ,ma che la felicità la devi scegliere nelle cose di tutti i giorni,quando i tuoi passi ti rendono te stesso ovunque essi ti portino.

    È una scelta perché la felicità non capita,si cerca.

    Non è un dono , è una conquista.

    Ed é qualcosa che può dipendere anche da te.

    Non so se questo è vero per tutti,ma per me lo è diventato.

    Mi sento quindi felice? Si

    Un viaggio tra i ricordi per godere pienamente del presente
    Lasciarsi andare alla bellezza

Giorno 1 : Emozioni della Partenza

La prima tappa 25 Luglio 2022

Bologna ( Italia ) – Aix-En-Provence ( Francia )

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